Guarda queste magnifiche donne, ho pensato, create in così società misogine e gerarchiche, eppure sono i centri sovversivi attorno ai quali è modellata la trama. Tutto dovrebbe ruotare attorno all'eroe maschile. Ma è la presenza attiva di queste donne che cambia eventi e devia la vita dell'uomo dal suo corso tradizionale, che lo sciocca nel cambiare il suo stesso modo di esistenza. Nella narrativa classica iraniana, le donne attive dominano la scena; fanno accadere le cose.
(Look at these magnificent women, I thought, created in such misogynistic and hierarchical societies, yet they are the subversive centers around which the plot is shaped. Everything is supposed to revolve around the male hero. But it is the active presence of these women that changes events and diverts the man's life from its traditional course, that shocks him into changing his very mode of existence. In the classical Iranian narrative, active women dominate the scene; they make things happen.)
In "Cose di cui sono stato in silenzio" di Azar Nafisi, l'autore riflette sul potente ruolo delle donne all'interno delle società profondamente patriarcali. Nonostante l'attesa concentrazione narrativa sugli eroi maschi, queste donne emergono come personaggi chiave che influenzano il corso degli eventi. La loro presenza attiva sfida lo status quo e ispira profondi cambiamenti nella vita degli uomini, mettendo in mostra la loro formidabile agenzia e forza.
Nafisi sottolinea che, nelle classiche narrazioni iraniane, le donne non sono semplicemente personaggi secondari; Sono fondamentali per la trama e guidano la storia. La loro capacità di interrompere i ruoli tradizionali e creare un impatto rivela il potere sovversivo delle donne, evidenziando come modellano la storia e la narrazione in modi che trascendono le norme sociali.