Il Congresso continentale ha scelto consapevolmente di evitare il dibattito sulla schiavitù, nonostante molti delegati ne abbiano riconosciuto la contraddizione con gli ideali della libertà che hanno sostenuto. Questo evitamento evidenzia una tensione significativa durante gli anni formativi degli Stati Uniti, in cui la ricerca dell'unità sull'indipendenza ha avuto la precedenza sull'affrontare le implicazioni morali della schiavitù.
Joseph J. Ellis sottolinea che John Adams, in particolare, ha espresso l'importanza di rinviare la completa realizzazione delle promesse della rivoluzione americana di mantenere un forte accordo collettivo sull'indipendenza. Questa decisione sottolinea le complessità e compromette inerente alla fondazione della nazione, riflettendo il difficile equilibrio tra ideali e politica pratica.