Questa citazione di Hito Steyerl evidenzia una prospettiva sulla creatività che trascende le nozioni tradizionali di arte. Piuttosto che concentrarsi esclusivamente sugli aspetti estetici o performativi dell’arte, Steyerl sottolinea l’importanza della ricerca, della narrazione e della tecnologia sperimentale come componenti fondamentali della sua pratica. Considerare il processo artistico come un laboratorio suggerisce un ambiente in cui esplorazione, sperimentazione e indagine scientifica convergono per produrre lavoro innovativo. Un simile approccio incoraggia una mentalità radicata nella curiosità e nella scoperta, dove i confini tra arte, tecnologia e ricerca si confondono.

Questa mentalità risuona profondamente nei campi creativi contemporanei, dove le collaborazioni interdisciplinari sono all’ordine del giorno. Posizionando il suo processo all'interno di un ambiente di laboratorio, Steyerl sottolinea che l'arte può fungere da spazio per la sperimentazione che sfida le norme convenzionali e spinge i limiti della tecnologia e della narrativa. Riflette anche una dimensione politica: ricerca e sperimentazione come strumenti per mettere in discussione le strutture sociali ed esplorare nuove possibilità.

Inoltre, questa prospettiva sposta il valore dell’arte dai risultati puramente estetici al processo di indagine e narrazione, che può portare a risultati più significativi e di maggiore impatto. Ci ricorda che l'arte comprende una vasta gamma di attività, alcune più simili all'indagine scientifica, che promuovono l'innovazione e un coinvolgimento più profondo con questioni complesse.

In sintesi, la citazione incoraggia ad abbracciare un approccio multidisciplinare alla creazione, che privilegia l’esplorazione, il pensiero critico e la sperimentazione tecnologica come elementi essenziali del viaggio artistico.