Allo stesso modo, l'idea di fare pressione su noi stessi per lottare per i nostri obiettivi ora in modo che possiamo sentire la fretta di raggiungerli in seguito è bizzarra e fuorviata una strategia di vita come colpire noi stessi in faccia perché cade bene quando ci fermiamo.
(Similarly, the idea of putting pressure on ourselves to strive for our goals now so that we can feel the rush of reaching them later is as bizarre and misguided a life strategy as hitting ourselves in the face because it fells good when we stop.)
In "The Inside-Out Revolution", Michael Neill esplora la convinzione sbagliata che dobbiamo esercitare pressioni su noi stessi per raggiungere rapidamente i nostri obiettivi per la soddisfazione di raggiungerli in seguito. Confronta questo approccio all'autolesionismo, suggerendo che alla fine lo stressarci intenzionalmente non porta a un adempimento significativo.
La prospettiva di Neill sfida la saggezza convenzionale che perseguire gli obiettivi in modo aggressivo è l'unico modo per trovare successo. Invece, sostiene un approccio più equilibrato, sottolineando l'importanza del benessere interiore sulla frenetica ricerca di risultati esterni.