Climi più caldi ma allattano le zanne più crudete: la tigre del Bengala si accovaccia in boschetti speziati di verde incessante. Cieli i più effulgenti ma cesti i tuoni più mortali: la splendida Cuba conosce tornado che non hanno mai spazzato via le terre settentrionali addomesticate.

Climi più caldi ma allattano le zanne più crudete: la tigre del Bengala si accovaccia in boschetti speziati di verde incessante. Cieli i più effulgenti ma cesti i tuoni più mortali: la splendida Cuba conosce tornado che non hanno mai spazzato via le terre settentrionali addomesticate.


(Warmest climes but nurse the cruellest fangs: the tiger of Bengal crouches in spiced groves of ceaseless verdure. Skies the most effulgent but basket the deadliest thunders: gorgeous Cuba knows tornadoes that never swept tame northern lands.)

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In "Moby-Dick" di Herman Melville, un contrasto toccante tra la bellezza e il pericolo in natura. Gli ambienti caldi e lussureggianti, come i boschi spezi del Bengala, sono raffigurati come creature feroci come la tigre, sottolineando la doppia natura della vita nei climi tropicali.

Allo stesso modo, i vivaci cieli di luoghi come Cuba sono descritti come belli ma capaci di scatenare tempeste e tornado devastanti, mettendo in evidenza le forze imprevedibili e spesso violente che possono accompagnare tale bellezza. Questa giustapposizione serve a ricordare ai lettori che fascino e pericolo sono spesso coesistono nel mondo naturale.

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ottobre 24, 2025

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