La grande arte, sentiva, ebbe un effetto calmante sullo spettatore; Ha fatto una sosta con soggezione, che è esattamente ciò che Damien Hirst e Andy Warhol non hanno fatto. Non ti sei fermato in soggezione. Ti hanno fermato nelle tue tracce, forse, ma non era la stessa cosa; Il timore reverenziale era qualcosa di molto diverso

(Great art, she felt, had a calming effect on the viewer; it made one stop in awe, which is exactly what Damien Hirst and Andy Warhol did not do. You did not stop in awe. They stopped you in your tracks, perhaps, but that was not the same thing; awe was something quite different)

di {Alexander McCall Smith}
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Il protagonista in "The Sunday Philosophy Club" crede che la vera grande arte dovrebbe invocare un senso di calma e timore reverenziale nei suoi spettatori. Invece di interrompere i propri pensieri o che li sta in una reazione, la grande arte dovrebbe favorire un momento di riflessione e apprezzamento. Questa risposta emotiva è in contrasto con le opere di artisti contemporanei come Damien Hirst e Andy Warhol, che evocano completamente una reazione diversa.

Questi artisti moderni, sebbene di impatto, tendono a fermare l'esperienza dello spettatore piuttosto che incoraggiare una contemplazione tranquilla. La loro arte può attirare l'attenzione, ma secondo il protagonista, manca della profondità richiesta per il timore reverenziale. Ciò evidenzia una distinzione tra arte che affascina e l'arte che risuona veramente, suggerendo che le qualità della calma e della riflessione sono essenziali per l'esperienza di apprezzare la grande arte.

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gennaio 23, 2025

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