Questa citazione evidenzia un principio fondamentale sul rapporto tra partecipazione attiva e creatività. Quando si è impegnati in un processo creativo come comporre musica, essere fisicamente coinvolti nel suonare strumenti spesso alimenta l’ispirazione e fornisce una connessione tattile con la musica. L'atto di suonare può rivelare sfumature, evocare emozioni e suscitare idee che potrebbero rimanere nascoste se si osserva o si pensa solo passivamente alla musica. Sottolinea l'importanza dell'immersione; Suonando attivamente, i musicisti possono scoprire nuove melodie, sperimentare armonie e affinare le proprie tecniche in tempo reale, il che è fondamentale per il processo creativo.

Inoltre, l’atto fisico di suonare può influenzare lo stato mentale ed emotivo di un musicista, spesso favorendo uno stato di flusso in cui le idee arrivano senza sforzo. Ciò è in linea con l’idea che la creatività non è puramente intellettuale ma anche fisica ed emotiva. Per i compositori, soprattutto quelli che sono anche esecutori, la distinzione tra suonare e comporre si confonde: l'atto di suonare diventa parte del processo compositivo stesso. Quando non suona, un musicista può avere difficoltà ad accedere allo stesso livello di ispirazione perché sono assenti le esperienze sensoriali e motorie che stimolano il pensiero creativo.

Questo sentimento sottolinea l’interconnessione tra fare e pensare nel regno della creazione artistica. Suggerisce che per favorire l’originalità e la profondità delle composizioni, un musicista deve rimanere impegnato con il proprio strumento e partecipare attivamente al processo di creazione della musica. Per gli aspiranti compositori, ciò sottolinea l’importanza di rimanere connessi agli aspetti pratici e pratici della musica piuttosto che affidarsi esclusivamente a idee astratte. In definitiva, la citazione ci ricorda che la maestria e l’ispirazione spesso derivano da un impegno attivo, e allontanarsi da quel coinvolgimento fisico potrebbe ostacolare il flusso della creatività.