Dovremmo tutti impegnarci ad essere quello che siamo, anche se molti di noi non lo fanno e trascorrono così tanto tempo ed energia a essere qualcos'altro. Cerchiamo di essere ciò che gli altri vogliono che siamo o ciò che noi stessi vogliamo essere. E poi improvvisamente ci rendiamo conto che le nostre vite hanno superato e non siamo riusciti ad essere chi veramente


(We should all busy ourselves in being who we are, although many of us do not and spend so much time and energy being something else. We try to be what others want us to be, or what we ourselves want to be. And then we suddenly realise that our lives have shot past and we have not got round to being who we really)

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In "Il cane che è venuto dal freddo", Alexander McCall Smith esplora il tema dell'autenticità rispetto alla pretesa. Molte persone investono uno sforzo significativo nello modellarsi nelle versioni di se stesse che gli altri si aspettano o che credono porteranno loro successo. Questa lotta per soddisfare gli altri spesso oscura le loro vere identità, portando a una disconnessione da chi sono veramente.

La consapevolezza che la vita è passata rapidamente senza vivere autenticamente può essere sia stridente che toccante. La citazione incoraggia i lettori a concentrarsi sull'accettazione di sé e ad abbracciare i loro sé genuini. In tal modo, le persone possono trovare adempimento e appagamento, portando alla fine a un'esistenza più significativa.

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gennaio 23, 2025

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