In "The Divine Invasion", il protagonista si prepara con la consapevolezza che molti esseri esistono in un tragico stato di prigionia, ignaro della loro limitata libertà. Questa mancanza di consapevolezza crea un falso senso di autonomia, poiché non hanno mai sperimentato la vera libertà, rendendo difficile per loro comprendere il concetto stesso.
La citazione riflette i profondi temi filosofici presenti nel lavoro di Philip K. Dick. Sottolinea l'ironia della loro condizione, sebbene credano di vivere liberamente, sono, in effetti, confinati da una forza invisibile, illustrando la complessità della libertà e della consapevolezza nell'esperienza umana.