Questa citazione mette in luce la natura soggettiva dell'intrattenimento e gli elevati standard attesi dai media popolari, soprattutto nel contesto di un noto franchise come Borderlands. In sostanza, suggerisce che se l’obiettivo primario è portare gioia, risate ed eccitazione a un pubblico globale, allora Borderlands non ha avuto successo. Tale affermazione ci spinge a pensare a ciò che definisce il successo nell’intrattenimento. È il plauso della critica, il successo commerciale, il coinvolgimento dei fan o l'influenza culturale? Ciascuno di questi parametri offre una prospettiva diversa. Nel caso di Borderlands, un gioco celebrato per il suo stile artistico unico, l'umorismo e il gameplay avvincente, alcuni critici o giocatori potrebbero sostenere che supera le aspettative, mentre altri potrebbero evidenziare difetti come gameplay ripetitivo, elementi della storia o innovazione. La citazione allude anche sottilmente al rischio di disallineamento tra la visione di un'azienda e le aspettative del pubblico. Se gli sviluppatori danno priorità a determinate scelte artistiche o metodi di narrazione di nicchia o non convenzionali, potrebbero allontanare i fan occasionali che cercano un appeal mainstream. Al contrario, aggrapparsi a una visione specifica può diminuire l’attrattiva di massa, rendendo il gioco meno efficace nell’intrattenere una fascia demografica più ampia. In definitiva, questa citazione incoraggia la riflessione su ciò che i creatori miravano a ottenere e se hanno raggiunto tali obiettivi. Illustra anche la disparità che può esistere tra intenzione e percezione negli sforzi creativi. Mentre alcuni potrebbero criticare Borderlands come un fallimento, altri lo vedono come un risultato significativo nel suo genere. Tali valutazioni dimostrano la diversità dei gusti e delle aspettative del pubblico, ricordando ai creatori che l’intrattenimento universale è un obiettivo complesso e spesso sfuggente.