La correlazione tra la crescente mancanza di rispetto per le idee e l'immaginazione e il crescente divario tra ricchi e poveri in America, rifletteva non solo nel Golfo tra gli stipendi degli amministratori delegati e i loro dipendenti, ma anche nell'elevato costo dell'istruzione, l'incredibile divario tra le scuole private e le persone che fanno più persone ai loro più ai loro manduazioni, a tutti i negoziati per tutti i negoziati per i più insufficiente dei persone che fanno più i loro discorsi delle persone che fanno più persone ai loro più aiuti dei loro manutensi, per tutti i negoziati per i loro manutensi, per tutti i negoziati per tutti i lavoratori delle persone che fanno più persone che si trovano in tutti i nostri discorsi delle persone che si trovano in più dei nostri segni politici- per tutti i nostri segni politici- tutti i nostri discorsi politici- la maggior parte dei nostri politici- la maggior parte dei nostri bambini- mandano comunque i loro bambini privati.
(correlation between the growing lack of respect for ideas and the imagination and the increasing gap between rich and poor in America, reflected not just in the gulf between the salaries of CEOs and their employees but also in the high cost of education, the incredible divide between private and public schools that makes all of the fine speeches by our policy makers- most of whom send their children to private schools anyway, just as they enjoy the benefits and perks of their jobs as servants of the people- all the more insidious and insincere.)
In "The Republic of Imagination", Azar Nafisi mette in evidenza una preoccupante connessione tra il rispetto erodioso per la creatività e le ampie disparità economiche in America. Questo divario non è solo evidente negli stipendi sproporzionati dei CEO rispetto ai loro dipendenti, ma anche nei costi crescenti dell'istruzione. Man mano che la ricchezza diventa sempre più concentrata, le opportunità di creatività e immaginazione sono gravemente compromesse, riflettendo una società che valorizza il profitto rispetto allo sviluppo intellettuale e artistico.
Nafisi critica l'insincerità dei politici che sostengono la riforma educativa mentre scelgono di inviare i propri figli a istituzioni private. Questo divario tra la scuola pubblica e privata sottolinea una questione sistemica, in cui i pochi privilegiati godono di vantaggi che rimangono inaccessibili alla maggioranza. Tali azioni rivelano una profonda disconnessione tra coloro che sono al potere e i cittadini che hanno lo scopo di servire, soffocando in modo genuino per le idee diverse e minando il panorama intellettuale complessivo della nazione.